Quanto dura la NASpI e come viene calcolato l’importo?
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La NASpI, Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è un’indennità mensile di disoccupazione erogata dall’INPS ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perso involontariamente l’occupazione. La durata della NASpI varia in base alla storia contributiva del lavoratore, ma non può superare i 24 mesi. L’importo viene calcolato sulla base della retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per il coefficiente numerico 4,33.
Quali sono i requisiti per accedere alla NASpI?
I principali requisiti per accedere alla NASpI includono la perdita involontaria dell’occupazione, almeno tredici settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione e trenta giorni di lavoro effettivo nei dodici mesi precedenti l’inizio della disoccupazione. È importante anche essere disponibile al lavoro e partecipare alle iniziative di attivazione lavorativa previste.
Come si presenta la domanda per la NASpI?
La domanda per la NASpI può essere presentata online attraverso il sito dell’INPS tramite il servizio dedicato, oppure tramite enti di patronato o contact center INPS. È necessario presentare la domanda entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Un documento d’identità valido e il codice fiscale sono essenziali per completare la richiesta.
Come viene determinato l’importo mensile della NASpI?
L’importo mensile della NASpI viene calcolato considerando la retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni, divisa per il numero di settimane di contribuzione, e moltiplicata per 4,33. L’importo massimo mensile non può superare un limite stabilito annualmente dall’INPS. Inoltre, l’indennità subisce una riduzione del 3% al mese a partire dal quarto mese di fruizione.
Cosa fare se la NASpI viene respinta o sospesa?
Se la NASpI viene respinta, è possibile presentare ricorso amministrativo entro 90 giorni dalla comunicazione del rifiuto. In caso di sospensione, è consigliabile verificare le motivazioni comunicate dall’INPS, che possono includere il mancato rispetto degli obblighi di partecipazione ai programmi di attivazione lavorativa o la percezione di redditi da lavoro superiori a determinate soglie. È importante contattare l’INPS o un ente di patronato per ricevere assistenza nella risoluzione del problema.
