Licenze per progetti personali: il benefit del 2025
Indice dei contenuti [Nascondi]
- 1 Licenze retribuite per progetti personali: il nuovo trend HR
- 2 Cos’è una licenza per progetti personali
- 3 Vantaggi per aziende e dipendenti
- 4 Come le aziende italiane stanno adottando questa pratica
- 5 Come richiedere una licenza per progetti personali
- 6 Un’opportunità per riscrivere il rapporto con il lavoro
Licenze retribuite per progetti personali: il nuovo trend HR
Il mercato del lavoro sta vivendo una trasformazione radicale. Nel 2025, una nuova tendenza si sta affermando tra le aziende più lungimiranti: offrire licenze lavorative retribuite per progetti personali come benefit strategico per attrarre e trattenere talenti qualificati. Questa pratica, già adottata da realtà come Google e Salesforce, si sta diffondendo anche tra aziende italiane di medie dimensioni.
Secondo un report globale pubblicato da Gallup, il 59% dei lavoratori considera la possibilità di crescita personale come criterio determinante nella scelta di un nuovo impiego. In questo contesto, concedere tempo retribuito per dedicarsi a un progetto personale diventa un potente strumento di employer branding.
Cos’è una licenza per progetti personali
Una licenza per progetti personali è un periodo di assenza dal lavoro, solitamente compreso tra 2 e 12 settimane, in cui il dipendente riceve uno stipendio parziale o totale per dedicarsi a un’iniziativa che non sia direttamente legata al proprio ruolo aziendale. Può trattarsi di:
- scrivere un libro
- lanciare un progetto imprenditoriale sperimentale
- seguire un corso intensivo o un bootcamp
- partecipare a un progetto artistico o di volontariato
La condizione è che il progetto sia dichiarato, approvato e monitorato in modo trasparente. In alcuni casi, le aziende creano programmi interni di mentorship o di revisione periodica per accompagnare il dipendente durante la licenza.
Vantaggi per aziende e dipendenti
Per le aziende
- Aumento della retention: offrire una licenza personalizzata riduce il turnover tra i professionisti più ambiziosi e creativi.
- Employer branding: si comunica un’immagine moderna e orientata alla persona, utile per attrarre candidati di alto profilo.
- Innovazione indiretta: i progetti personali spesso generano competenze o intuizioni che tornano utili anche al lavoro.
Per i dipendenti
- Autorealizzazione: l’azienda riconosce l’importanza delle passioni extra-professionali.
- Skill trasversali: si acquisiscono nuove competenze in contesti reali, applicabili anche in azienda.
- Equilibrio vita-lavoro: si riduce il rischio di burnout offrendo spazio allo sviluppo individuale.
Un esempio concreto è quello di Atlassian, la tech company australiana, che ha lanciato il programma “ShipIt Days”, dove i dipendenti hanno 24 ore retribuite per lavorare su un’idea personale. Il 23% delle iniziative sviluppate è poi stato integrato nei prodotti aziendali (fonte).
Come le aziende italiane stanno adottando questa pratica
In Italia, il concetto di licenza per progetti personali è ancora emergente ma in espansione. Alcune realtà del settore tech e creativo stanno iniziando a sperimentare formule flessibili. Ad esempio:
- Prima Assicurazioni ha avviato nel 2024 un programma pilota di 4 settimane retribuite per progetti extra-lavorativi, con una partecipazione del 12% del personale nel primo semestre.
- Yakkyo, startup pugliese nel settore e-commerce, offre 10 giorni l’anno per side projects, anche imprenditoriali, come parte del pacchetto benefit.
Secondo un’indagine condotta da Adecco Italia, il 41% dei lavoratori under 35 considera “cruciale” che l’azienda supporti iniziative personali. Le aziende che vogliono attrarre profili ad alto potenziale dovranno quindi rivedere le loro politiche HR.
Come richiedere una licenza per progetti personali
Se lavori in un’azienda che non prevede ancora questo tipo di benefit, puoi comunque proporlo. Ecco come strutturare una richiesta efficace:
- Definisci il progetto: specifica obiettivi, durata, attività previste e risultati attesi.
- Argomenta il valore: spiega come le competenze o le esperienze acquisite potranno essere utili anche all’azienda.
- Proponi una copertura: suggerisci come verranno gestite le tue responsabilità durante la tua assenza.
- Stabilisci un piano di rientro: indica come intendi reinserirti nel flusso operativo, eventualmente con una presentazione dei risultati del tuo progetto.
Molti HR manager sono aperti a soluzioni personalizzate, soprattutto in un mercato sempre più competitivo nei confronti dei talenti.
Un’opportunità per riscrivere il rapporto con il lavoro
Le licenze per progetti personali rappresentano una nuova frontiera nella relazione tra individuo e organizzazione. Non si tratta solo di un benefit ma di un cambio di paradigma: riconoscere che la crescita del singolo è anche crescita dell’azienda. Nel 2025, questa prospettiva sarà sempre meno opzionale e sempre più strategica.
