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Job lending 2025: come funziona tra aziende

Due manager in ufficio che si stringono la mano con un lavoratore in background che cambia postazione tra due aziende, concetto di job lending

Job lending interaziendale: una risposta flessibile al mercato del lavoro

Il job lending interaziendale, ovvero il prestito temporaneo di lavoratori tra imprese, si sta affermando come uno degli strumenti più efficaci per rispondere alle fluttuazioni del mercato del lavoro nel 2025. In un contesto economico incerto e in costante evoluzione, le aziende si trovano spesso con squilibri interni nella forza lavoro: alcune con esuberi temporanei, altre con carenze improvvise di personale qualificato. Il job lending consente di colmare questo gap in modo legale, flessibile e vantaggioso per tutte le parti coinvolte, lavoratori compresi.

Cosa prevede la normativa sul job lending nel 2025

Nel sistema italiano, il job lending interaziendale è regolato dall’art. 30, comma 1, del D.Lgs. 276/2003 (Legge Biagi), che consente il distacco di lavoratori da un’azienda all’altra a condizione che ci sia un interesse produttivo dell’impresa distaccante. Tuttavia, nel corso del 2023 sono state introdotte semplificazioni procedurali per incentivare questo strumento, in particolare:

  • Eliminazione dell’obbligo di comunicazione preventiva al centro per l’impiego per distacchi inferiori ai 30 giorni
  • Possibilità di formalizzare l’accordo tra aziende tramite registrazione digitale via SPID e PEC
  • Chiarezza sui limiti temporali: massimo 24 mesi, prorogabili per altri 12 previa verifica dell’ispettorato del lavoro

Nel 2025, il Ministero del Lavoro ha pubblicato una circolare (n. 3/2025) che specifica le linee guida per il job lending, includendo criteri di equità retributiva e tutela del lavoratore in prestito.

Vantaggi pratici per lavoratori e aziende

Per le aziende distaccanti

Le imprese che affrontano periodi di minore attività produttiva possono evitare licenziamenti o cassa integrazione, mantenendo il rapporto di lavoro attivo senza costi aggiuntivi. Inoltre, le competenze dei dipendenti vengono valorizzate in altri contesti produttivi, evitando il rischio di obsolescenza professionale.

Per le aziende ospitanti

Chi riceve personale in job lending può disporre rapidamente di risorse qualificate già formate, senza affrontare processi di selezione lunghi o incerti. Secondo i dati di Assolavoro, nel primo semestre 2024 il 22% delle PMI ha usato il job lending per sopperire a picchi di domanda stagionali o per coprire assenze prolungate.

Per i lavoratori

Il lavoratore mantiene il contratto con l’azienda originaria, ma acquisisce nuove competenze e amplia il proprio network professionale. In media, secondo uno studio del Politecnico di Milano, l’85% dei lavoratori coinvolti in programmi di job lending nel 2024 ha dichiarato un aumento delle proprie soft skills e il 41% ha ricevuto successivamente una proposta di ruolo più qualificato.

Come attivare correttamente un job lending

Per attivare un job lending efficace e conforme alla normativa, le aziende devono seguire alcuni step pratici:

  1. Identificare le competenze in esubero: mappare i dipendenti sottoutilizzati e le loro skill trasferibili
  2. Cercare partner affidabili: preferibilmente all’interno di reti di impresa, cluster territoriali o associazioni di categoria
  3. Formalizzare l’accordo: redigere un contratto di distacco che specifichi durata, mansioni, sede, orario e responsabilità formativa
  4. Monitorare l’inserimento: sia l’azienda cedente che quella ospitante devono garantire un piano di onboarding e mantenere contatti regolari

Un esempio virtuoso è quello della filiera meccanica bolognese, dove la rete MetalNet ha attivato 126 prestiti interaziendali nel 2024, con un tasso di soddisfazione superiore al 90% tra i lavoratori coinvolti (fonte: CNA Emilia-Romagna).

Strumenti digitali e piattaforme per facilitare il job lending

Nel 2025 sono disponibili numerose piattaforme per facilitare il matching tra aziende e lavoratori in prestito. Tra queste:

  • ShareWork: piattaforma italiana per il job sharing e il lending tra imprese
  • SkillMatch: supporta il matching tra competenze disponibili e richieste all’interno di distretti industriali
  • ManpowerGroup: offre consulenza alle aziende per strutturare accordi di distacco e mobilità temporanea

L’adozione di questi strumenti consente di ridurre i tempi burocratici, garantire la tracciabilità degli accordi e monitorare l’andamento delle esperienze di job lending per ottimizzarle nel tempo.

Un’opportunità strategica per i professionisti

Comprendere il funzionamento del job lending non è utile solo per le aziende. Anche i lavoratori possono prendere iniziativa: segnalare la propria disponibilità al prestito temporaneo può rivelarsi una scelta strategica per accrescere il proprio valore professionale. In particolare per i profili tecnici, digitali e amministrativi, la possibilità di lavorare in ambienti diversi è un moltiplicatore di competenze e visibilità. Le piattaforme come LinkedIn e InfoJobs ora integrano filtri specifici per i candidati aperti a esperienze interaziendali temporanee.

Pubblicato da | 28-11-2025 | Consigli per la tua carriera

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