Che tutele ci sono per la maternità sul lavoro?

Durante la maternità, esistono diverse tutele legali che garantiscono i diritti della lavoratrice, sia durante la gravidanza che nel periodo successivo al parto. Queste tutele sono disciplinate dalla legislazione italiana e mirano a proteggere la salute della madre e del bambino, oltre a garantire la continuità del rapporto di lavoro.

Quali sono i diritti della lavoratrice durante la gravidanza?

La lavoratrice in gravidanza ha diritto a un congedo di maternità obbligatorio, che inizia generalmente due mesi prima della data presunta del parto e termina tre mesi dopo. Durante questo periodo, la lavoratrice ha diritto a un’indennità economica pari all’80% della retribuzione. Inoltre, le norme prevedono il divieto di licenziamento dall’inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino, salvo casi particolari come la cessazione dell’attività dell’azienda. Infine, la lavoratrice ha diritto a permessi retribuiti per effettuare visite mediche prenatali, esami e accertamenti clinici.

Cos’è il congedo parentale e come funziona?

Il congedo parentale è un periodo di astensione facoltativa dal lavoro che può essere richiesto da entrambi i genitori nei primi 12 anni di vita del bambino. Ogni genitore ha diritto a un massimo di 6 mesi di congedo, con un limite complessivo di 10 mesi tra entrambi. Durante il congedo parentale, è prevista un’indennità pari al 30% della retribuzione, ma solo per un periodo massimo di sei mesi complessivi entro i primi sei anni di vita del bambino.

Quali tutele esistono per le lavoratrici autonome in caso di maternità?

Le lavoratrici autonome hanno diritto a un’indennità di maternità, che viene corrisposta per i due mesi precedenti la data presunta del parto e per i tre mesi successivi. L’importo dell’indennità è calcolato in base al reddito medio giornaliero dichiarato ai fini contributivi. Inoltre, anche per le lavoratrici autonome è previsto il divieto di licenziamento per il periodo di tutela della maternità.

Come funzionano i permessi per allattamento?

Le lavoratrici dipendenti hanno diritto a permessi giornalieri retribuiti per l’allattamento fino al compimento di un anno di età del bambino. Questi permessi consistono in due ore al giorno per le lavoratrici a tempo pieno e un’ora per quelle a tempo parziale. I permessi per allattamento sono considerati tempo lavorativo a tutti gli effetti, e quindi non comportano una riduzione della retribuzione.

Quali risorse sono disponibili per maggiori informazioni sulle tutele per la maternità?

Per ulteriori dettagli sulle tutele per la maternità, è possibile consultare il sito ufficiale dell’INPS (www.inps.it), dove sono disponibili informazioni aggiornate e moduli per la richiesta dei vari congedi. Anche i sindacati e i patronati offrono supporto e consulenza per la gestione dei diritti legati alla maternità.

Pubblicato da | 14-11-2025 | FAQ sul mondo del lavoro