Job Sharing di alto profilo: la rivoluzione manageriale 2025
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Job Sharing: una nuova frontiera per la leadership
Il job sharing non è più una prerogativa esclusiva dei livelli operativi. Nel 2025, una crescente percentuale di aziende sta adottando questa soluzione anche per ruoli manageriali e dirigenziali, in risposta alle sfide di un mercato del lavoro sempre più flessibile e competitivo. Secondo una ricerca di Gartner, il 38% delle grandi aziende europee ha sperimentato forme di condivisione di ruolo a livello esecutivo nell’ultimo anno, con risultati tangibili in termini di engagement e produttività.
Vantaggi strategici del job sharing tra manager e dirigenti
Dividere un ruolo manageriale fra due professionisti consente di ottenere una somma di competenze, esperienze e network. Le aziende che hanno implementato questa formula registrano:
- Maggiore resilienza: due leader possono gestire meglio situazioni di crisi o cambiamento improvviso, garantendo continuità decisionale.
- Decisioni più bilanciate: la condivisione delle responsabilità riduce il rischio di errori dovuti a bias personali, favorendo processi decisionali ponderati.
- Retention dei talenti: manager senior, spesso a rischio burnout, trovano nel job sharing un modo per mantenere il ruolo senza rinunciare al work-life balance. Un recente studio di McKinsey indica che il 47% dei dirigenti sarebbe disposto a prendere in considerazione posizioni in job sharing per motivi di benessere personale.
Esempi concreti: la best practice di Roche e Siemens
Nel 2024, Roche Italia ha introdotto la suddivisione del ruolo di Chief Digital Officer fra due manager con competenze complementari. Il progetto ha portato a una riduzione del turnover dirigenziale del 22% e a un incremento del 17% nei progetti di innovazione digitale. Siemens Germania, invece, adotta il modello “Top Sharing” per il 15% dei suoi executive team, con risultati misurabili nella soddisfazione dei dipendenti (+12% su base annua).
Come implementare il job sharing di alto profilo
Per sfruttare appieno i benefici del job sharing tra manager e dirigenti, le aziende devono seguire strategie precise:
- Selezione accurata dei partner: la compatibilità non è solo tecnica ma anche valoriale e di leadership style. Utilizzare assessment strutturati e colloqui approfonditi per individuare i pairing migliori.
- Definizione chiara di responsabilità e obiettivi: stabilire in anticipo chi si occupa di cosa, come si gestiscono le comunicazioni e le emergenze, quali sono i KPI condivisi.
- Supporto tecnologico: dotarsi di strumenti digitali per la co-gestione di progetti, calendari e reporting. Le piattaforme collaborative (come Slack, Asana, MS Teams) diventano imprescindibili.
- Formazione su soft skill e co-leadership: investire in programmi di coaching su comunicazione efficace, negoziazione e gestione dei conflitti interni.
Consigli pratici per manager e aziende
La transizione verso il job sharing di alto profilo richiede una mentalità aperta e investimenti mirati. Ecco alcune azioni concrete:
- Per i manager: valorizzare le proprie soft skill, essere trasparenti sulle proprie aspettative e limiti, costruire fiducia reciproca con il partner.
- Per le aziende: promuovere una cultura aziendale inclusiva, riconoscere formalmente il job sharing nei contratti e nei percorsi di carriera, monitorare costantemente gli outcome e raccogliere feedback.
Prospettive future: il job sharing come leva di inclusione
Il job sharing manageriale non è solo una soluzione organizzativa, ma anche uno strumento di diversity management. Offre opportunità concrete a donne in posizioni apicali, a professionisti con esigenze familiari o a chi desidera una transizione graduale verso nuovi ruoli. Nel 2025, chi saprà strutturare e comunicare con successo queste modalità lavorative potrà attrarre e trattenere i migliori talenti manageriali.
Conclusione
L’evoluzione del job sharing nei ruoli di alta responsabilità rappresenta una risposta concreta alle esigenze di flessibilità, innovazione e benessere organizzativo. Le aziende che sapranno cogliere questa opportunità saranno più attrattive, resilienti e competitive nel mercato globale.
